Non Avere Paura Del Buio



Regia: Troy Nixey


Trama iniziale

Nel XIX secolo, in una tenuta nobiliare a Rhode Island, viveva un apprezzato pittore con la sua famiglia. Parliamo del signor Blackwood, da tempo rinchiuso in cantina, che chiamò a sé la sua domestica la quale, intimorita dall'oscurità del luogo, scese le scale con la massima prudenza, salvo poi inciampare nella trappola posizionatale dal suo padrone. Infatti costui, in preda a un apparente raptus di violenza, le rimuove per intero il setto dentale, per offrirlo, insieme al proprio (chissà poi come riusciva a parlare benissimo), alle forze oscure che avevano rapito il figlio piccolo. Questi però avevano richiesto dei denti da latte e dovettero quindi accontentarsi in base alla disponibilità, cioè con uno scheletro intero...

A distanza di oltre un secolo, un padre separato ha acquistato la villa per ristrutturarla e per poi rivenderla al miglior offerente. Insieme alla nuova compagna, va all'aeroporto a prendere la figlia piccola in arrivo da Los Angeles per un soggiorno indeterminato presso il genitore. Sally infatti soffre di una tristezza cosmica e la madre ha pensato bene che un cambio d'aria non potesse che giovarle: brava furba, d'altronde cosa ti puoi aspettare da una che consiglia alla figlia di non mangiare del tutto il glutine pur essendo sana ..

Insomma, gira che ti rigira, la bambina piagnona inizia ad esplorare in lungo e in largo la casa, scoprendo proprio quella cantina che dopo il fattaccio era stata ben sigillata. Ignari della storia che celava, i tre nuovi inquilini si addentrano all'interno e Sally viene subito attratta da un simpaticissimo ceneratoio, da dove provengono delle voci che invocano il suo aiuto per essere liberate così da poter giocare assieme...



Recensione critica

Allora, la fotografia in generale è particolarmente ben curata ed efficace: da subito vengono messi in risalto aspetti inquietanti della villa quali gufi intarsiati nel legno, corna di cervo incastrate l'una nell'altra per comporre una scultura demodè, oppure anche inspiegabili cerchi di funghi bianchi, probabilmente letali quanto un morso di black mamba. Atmosfere dunque che mi hanno ricordato tantissimo il ben più riuscito Il Labirinto Del Fauno, da cui il regista ha attinto a piene mani (vedi ad esempio il labirinto di siepi nel retro dell'abitazione), anche grazie all'onnipresente Guillermo Del Toro che qui figura come sceneggiatore e produttore.

A parte aspetti banali quali la bambina odiosa stile Nascosto Nel Buio - Hide and Seek, fino ad arrivare al padre tutto preso dalla sua carriera e di conseguenza molto scettico alle problematiche esposte della figlia, ritengo la caratterizzazione dei personaggi e le reazioni umane l'anello debole di questo film. Non è possibile che la governante puntualmente lasci da sola Sally ben sapendo i rischi che questo comporta. Pure la matrigna, per quale ragione del mondo dovrebbe andarsene dal letto una volta che si è addormentata accanto a lei. A farla breve, troppi comportamenti mi sono sembrati troppo irrealistici e quindi forzati dallo sceneggiatore per far quadrare i conti con il film.

Per non parlare di alcune frasi del padre buttate lì a caso: "Saresti una cattiva giocatrice di poker, stai stirando quella camicia da mezz'ora", qualcuno sa spiegarmi il senso logico di questa affermazione?? Oppure "Non puoi chiamare la mamma a quest'ora, probabilmente dormirà", peccato che poco tempo prima l'aveva chiamata proprio a quell'ora e infatti, vivendo lei sulla West Coast, non ha problemi ad essere chiamata quando lì fa sera. Tanto è vero che in seguito la bambina, a circa metà del film, finalmente riesce a parlarle per la prima volta sempre più o meno nello stesso orario di prima. Tradotto: come buttare al vento il talento di attoroni come Guy Pearce e Katie Holmes..



Consigliato solo se siete curiosi di vedere creature horror mai viste fino ad ora, unica novità di un film che intrattiene e basta; sconsigliato se ne avete le scatole piene della solita meccanica tipica del genere, con: bambino in pericolo, genitori fastidiosi e custode protettore..


Giudizio complessivo: 6

Buona visione e alla prossima,

Bikefriendly



Trailer





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