The Hateful Eight




The Hateful Eight, ottavo film del mitico ed insostituibile Quentin Tarantino, rappresenta per il noto regista il secondo western dopo il bellissimo Django Unchained (che mi accorgo or ora di non aver ancora recensito). 


La pellicola porta con sé ogni tratto del carattere Tarantiniano: cast d'eccezione, ottima regia, momenti buffi anche nelle situazioni drammatiche, schizzi di sangue a volontà per renderla più pulp possibile.

Impresa quasi impossibile quella di ricreare la grandezza de Le Iene e davanti a questa nuova pellicola ci troviamo un po' spiazzati, perché per un momento si tende a sfiorarla; certo, non è sicuramente un tonfo nell'acqua come Grindhouse - A Prova Di Morte (ahimè non ho le potenzialità necessarie per cancellarlo dal mio cervello), che tuttora ci domandiamo come cazzo abbia fatto a prendere una cantonata di quel genere, comunque la nuova creatura di quest'uomo dalla mascella prominente va sicuramente e quantunquamente visionata, possibilmente fra amici di stoffa Quentiniana.

La storia di per sé è abbastanza semplice, anche se accuratamente tenuta ben nascosta; raramente si sfiora la noia, forse qualche dialogo un po' lunghetto c'è, ma rientra nell'universo del regista e delle sue produzioni.


La colonna sonora è stata affidata ad Ennio Morricone (ricordiamoci che Tarantino è cresciuto a pane, spaghetti western e kung fu su pellicola), che torna a comporre per un western dal lontano 1981! Come riportato dalle cronache, una chitarra dell'800 è stata distrutta causa disguido con Kurt Russell che non era stato avvertito di doverla cambiare prima di procedere nella scena, quindi un vaffanculo è dovuto... Kurt vaffanculo!!!



Il personaggio più simpatico rimane quello di Samuel L. Jackson forse il più eticamente lineare nella storia.

Godetevelo, consigliato!



Giudizio complessivo: 7

Buona visione e alla prossima,


Recensissimo



Trailer




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