Black Mountain Side


Regia: Nick Szostakiwskyj


Discreto film canadese indipendente che non credo abbia avuto una distribuzione così ampia, ma che qualche buono spunto riesce a dispensarlo, pur non risultando in fin dei conti sto gran capolavoro da consegnare agli annali del cinema horror.

La storia riguarda questo gruppo di archeologi che scopre una strana struttura in quel del Canada e niente, da quel momento iniziano a succedere robe piuttosto strane che, come avrete intuito, non porteranno a niente di bbuono.


Sentendo parlare di un gruppo di ricercatori in mezzo a ghiaccio e neve è inevitabile che la mente corra subito al capolavoro Carpenteriano rispondente al nome The Thing, caposaldo indiscusso del genere e presenza assai ingombrante per chiunque si cimenti con qualcosa di simile. 

Già qualche anno prima (un anno prima in realtà) l’austriaco Marvin Kren, con Blood Glacier (Blutgletscher in lingua originale se vi venisse mai la voglia di cercarlo), aveva provato con risultati alterni a muovere qualche passo in quella direzione ed ora tocca al semi (anzi diciamo pure total) sconosciuto Nick Szostakiwskyj (giuro che questo è il cognome completo non il suo codice fiscale) rendere difficile la vita di questi sfortunati ed onesti lavoratori.

Dicevo prima dei punti a favore, qualcosa di intrigante effettivamente si trova.

I panorami mostrati all’inizio e in alcuni frangenti successivi sono molto suggestivi e inseriscono molto bene lo spettatore all’interno della vicenda. Pure la storia riguardante questa antica divinità e la piega che potrebbe prendere la vicenda in seguito al suo eventuale risveglio/incazzatura incuriosisce parecchio e non si fatica a restare collegati allo schermo, nonostante una lunga parte introduttiva, francamente un po’ troppo lunga e non esattamente iper scorrevole, che sembra quasi indirizzare il film verso mete lontane dal genere horror.


Gli effetti non sono malaccio e al primo “taglio” ci si gasa a sufficienza e, seppure dosati col contagocce, provano a controbilanciare una quasi totale assenza di tensione che azzera quasi del tutto il coinvolgimento dello spettatore nella vicenda.


A ciò va aggiunta una poca chiarezza su tutta la vicenda e sul cosa effettivamente provochi le situazioni anomale (che sia mica quasi tutta immaginazione???), con quella voce simile a quanto ascoltato in Devil's Candy che convince il giusto. Il cast poi non appare esattamente un valore aggiunto degno di nota, fornendo nel complesso una prestazione piuttosto piatta e facilmente dimenticabile.

In definitiva credo che questo sarebbe potuto essere un buon film, visto il plot a disposizione ma che, complice alcune scelte del regista e una sceneggiatura un po’ traballante, rimane nel limbo del “vorrei ma non posso” e di conseguenza non posso dare una sufficienza piena.

Giudizio complessivo: 5.8
Enjoy,





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